Bologna

A Bologna, sulle tracce di Properzia De’ Rossi

Paola Milanetti ItalyProGuide
di Paola Milanetti

Sapete quante donne ci sono, tra le decine e decine di artisti ricordati da Giorgio Vasari nel suo Le Vite?

Solo una. Solo lei: la bolognese Properzia De’ Rossi, vissuta a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento.

Essere un’eccezione è la regola per “Madonna Properzia”.

Tanto per cominciare non è figlia d’arte, ma di un notaio e poi è la prima scultrice che si conosca.

Volitiva, determinata, sicuramente spiazzante.

All’inizio della sua carriera intaglia noccioli di ciliegia e di pesca (un bellissimo esempio di queste sue opere, lo Stemma della Famiglia Grassi, è nel Museo Medievale di Bologna).  Ma poi, per sfida o per vocazione, si mette a scolpire.

E sarà “un ritratto di finissimo marmo, dov’era il conte Guido” ad aprirle le porte del cantiere più prestigioso della città: quello di San Petronio.

 

Properzia De’ Rossi Bologna. Unica donna. Un’altra eccezione.

Che ingresso trionfale deve aver fatto Properzia! Bellissima (Vasari dixit) e un po’ selvaggia, sotto lo sguardo stupito dei colleghi scultori.

Properzia de Rossi Bologna

Le commissionano due rilievi per le porte della facciata: La castità di Giuseppe e Giuseppe e la moglie di Putifarree

Li scolpisce tra il 1525 ed il 1526, con l’eleganza di Raffaello, la forza plastica di Michelangelo e tutta la sua passione. 

E non solo per la scultura.

È il Vasari a dirci che, nel rilievo della moglie di Putifarre e Giuseppe, Properzia mette in scena la sua sfortunata storia d’amore con “un bel giovane, il quale pareva che poco di lei si curasse”.

Un pettegolezzo? 

Di sicuro la scena è molto sensuale. E incredibilmente moderna: la moglie di Putifarre, di cui la Genesi non ci dice neppure il nome, qui diventa protagonista e rivendica spudorata il suo diritto al desiderio.

Troppo audace per una chiesa? 

Quale che sia il motivo, i rilievi non furono mai posizionati in facciata e dal 1984 sono nel Museo di San Petronio

Properzia de Rossi Bologna

Sarà la peste a portarsi via Properzia nel 1530, nei giorni in cui Clemente VII è a Bologna per l’incoronazione di Carlo VIl Vasari scrive che la notizia della sua morte dispiacque molto al Papa “ch’era volenteroso di vederla”.  

Vasari è il primo a scrivere di lei e ne fa un ritratto lusinghiero. 

Forse troppo?  Sa e nulla dice dei due processi che la videro imputata?

Processi di cui parlerà Ottavio Mazzoni Toselli (1778-1847) nei suoi Racconti storici estratti dall’Archivio criminale di Bologna

Nel primo, del 1520, Properzia è accusata di aver distrutto “viginti quatuor pedes vitium et unum ciresum amarascumnell’orto del vellutaro Francesco da Milano. Nel secondo, del 1525, di aver “sgraffignato el volto” il pittore Vincenzo Miola. 

Traccia anche una biografia di Properzia il Mazzoni Toselli, ma la fa precedere da questo avviso al lettore: “sono presso a tre secoli che si fanno ricerche per rinvenire qualche notizia …. ma tranne una piccola nota di pagamento a lei fatto dai Fabriceri di San Petronio, null’altro si è finora potuto aggiungere a quanto ne disse il biografo”  

Anche “l’eruditissimo signor Michele Gualandi, bolognese” rileverà delle lacune nell’“affettuoso e poetico ritratto dell’aretino”

Lo scrive Eugenio Camerini (1811-75) nel suo Donne Illustri. e aggiunge che “le infinite ricerche” di quello hanno recato “piccol frutto”, tanto da fargli concludere: “pare ch’ella si compiacesse di morire e vivere nel mistero”

In effetti di Properzia non si conosce neanche l’esatta data di nascita.

Ma non sono così le vere Dive?

 

 

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA 

  • Le Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti (Giorgio Vasari, Newton Compton Editori, 7a Ediz. Marzo 2004) 
    • Properzia de’ Rossi: una scultrice a Bologna nell’età di Carlo V (Fortunati/ Graziani, Editrice Compositori, 2008)
  • Racconti storici estratti dall’Archivio Criminale di Bologna ad illustrazione della storia patria (Otttavio Mazzoni Toselli, on line)
  • Donne Illustri (Eugenio Camerini, on line)
  • Enciclopedia Treccani/Dizionario Biografico degli Italiani (on line)
Guida turistica di  – Paola Milanetti

Paola Milanetti

Piacere di conoscervi! Mi chiamo Paola Milanetti. Laureata in Turismo Culturale, sono guida turistica dell’Emilia Romagna dal 2003. Vi porterò a scoprire l'essenza di Bologna, Ferrara, Modena, Parma e Ravenna ma anche luoghi meno noti come Faenza e Dozza o…
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