Siracusa

Noto Antica: un Viaggio nelle Origini Sicule

giuseppe barone
di Giuseppe Barone

I resti dell’antica città di origini Sicule si trovano a circa 10 km da Noto, sul Monte Alveria (m 409 s.l.m.), oggi divenuto parco archeologico. Tracce evidenti attestano la presenza umana su questo sito sin dall’età del Bronzo Antico, ma la storia vera e propria della città iniziò intorno al V sec. a.C., quando, secondo la leggenda, un grande condottiero di nome Ducezio, condusse la resistenza degli abitanti di questa parte di Sicilia, ovvero i Siculi, contro l’avanzata dei Greci, scegliendo il Monte Alveria come insediamento per la sua favorevole posizione strategica: ricco d’acqua e terreni fertili e circondato da tre profonde vallate, costituiva una fortezza naturale sicura e inespugnabile.

 

Da Neas a Netum: L’Evoluzione di Noto Antica

Da allora la città fu riconosciuta come uno dei principali centri abitati e uno dei più ambiti dai tanti dominatori che nel corso dei secoli approdarono sulla nostra isola. Ellenizzata nei costumi divenne Neas (o Neaton), fu “Civitas Foederata” (alleata) di Roma, assumendo il nome latino di Netum, poi “Capovallo” con gli Arabi ed eletta “Civitas Ingeniosa” da Ferdinando il Cattolico nel 1503, per i suoi tanti cittadini di spicco nel campo dell’Arte, delle Lettere e della Scienza.

Il Terremoto del 1693: La Fine di un’Epoca

Purtroppo, però, all’apice del suo splendore e della sua influenza, la vita della città terminò bruscamente e improvvisamente: l’11 gennaio del 1693, Noto Antica vide la sua ultima alba. Dopo la prima scossa percepita due giorni prima, la gente viveva ancora nel terrore di una possibile replica e così fu: si verificò quello che sarebbe passato alla storia come il violento e disastroso “terremoto del Val di Noto”, che rase quasi completamente al suolo la città, facendo circa un migliaio di vittime.

Quella città dal glorioso passato, la “Netum Ingeniosa Urbs Numquam Vi Capta” (città ingegnosa mai conquistata con la forza), così come si legge tuttora sull’epigrafe della Porta della Montagna, unica sopravvissuta delle nove porte d’accesso, si arrese solo alla forza della natura.

Un Viaggio tra le Rovine: L’Emozione di una Città Fantasma

Passeggiare tra le rovine di questa città fantasma è davvero un’emozione unica. Varcando la suddetta Porta, coi suoi bastioni ancora visibili, avremo la sensazione di una città dormiente, di cui rivivremo le atmosfere di vita quotidiana, grazie anche all’ausilio di visori 3D.

Noto Antica e Noto Moderna: Due Facce della Stessa Medaglia

Questa di cui vi ho parlato è la Noto Antica distrutta dal terribile sisma di origine tettonica del 1693 che interessò anche le altre città del sud est della Sicilia. E il tragico evento costituì la spinta per la rinascita delle nuove città, che furono ricostruite in stile barocco, alcune sullo stesso sito, altre in uno nuovo. È questo il caso di Noto, rinata più a valle, sul colle Meti.

Ma per capire a pieno la storia di Noto bisogna partire dalle sue origini. Ecco perché vi suggerisco di visitare prima Noto Antica: se non la si conosce non si può spiegare la bellezza e la forza dell’odierna città.

Per cui venite con me alla scoperta della cosiddetta “Pompei siciliana”! Vi aspetto!

Guida turistica di  – Giuseppe Barone

Giuseppe Barone

Ciao a tutti! Sono Giuseppe, guida presso l’ufficio informazioni turistiche di Noto, la capitale del Barocco siciliano. Dopo alcuni anni all’estero per studio/lavoro, sono tornato in patria a promuovere questo paradiso terrestre che è la Sicilia, aiutando i viaggiatori a…
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