Napoli

Viaggio nel mercato della Pignasecca

Francesca Guadagno ItalyProGuide
di Francesca Guadagno

Una Napoli da scoprire mordendola fin nel suo cuore più profondo: Pignasecca

Ho sempre amato i mercati, ed ogni volta che ho l’occasione di viaggiare è una delle prime tappe che scelgo per scoprire le tradizioni e la cultura del luogo in cui mi trovo ed è questo il motivo per cui amo accompagnare i viaggiatori che scelgono Napoli in questo posto così particolare. Lo considero un luogo fondamentale per assaporare una parte vibrante e coloratissima della città.

Che la si raggiunga attraverso la pedamentina da “su” Napoli oppure dall’elegante piazza del Plebiscito, la zona della Pignasecca è il racconto di cambiamenti che avvengono intorno alla metà del XVI secolo.

 

In epoca vicereale Napoli subisce decisive trasformazioni urbanistiche

Con l’avvio di importanti costruzioni come la residenza dei viceré prima (nell’attuale piazza Trieste e Trento) e il Palazzo Reale dopo e la contestuale apertura di via Toledo e dei quartieri spagnoli, l’assetto urbanistico di Napoli subisce notevoli trasformazioni. Per far spazio al nuovo che avanza, viene progressivamente distrutta un’area verde coperta da giardini, alberi da frutto ed orti che costituiva un piccolo paradiso terrestre in parte utilizzato dai conventi della zona. Si racconta che a sentinella della memoria di quel luogo rimase in piedi un unico pino che tristemente rinsecchì, e da qui l’appellativo di “Pignasecca”.

Napoli Pignasecca

Tra frutta e verdura di stagione, latticini saporiti, fritti per tutti i gusti, taralli, sfogliatelle e caffè, la tentazione di assaggiare tutto sarà troppo difficile da controllare!

Il Mediterraneo e la produzione locale esplodono nelle poche viuzze di questo brulicante mercato e quando ci addentriamo dobbiamo fare lo slalom tra passanti incuriositi e avventori dei negozi, tra i banchi dei venditori di frutta, verdura, spezie e tra le pescherie che espongono il pescato del giorno e qualcuna più rinomata che ha sistemato dei tavoli e sgabelli per offrire fritture o primi piatti con i propri prodotti. Lo street food partenopeo, da non relegare in mera soddisfazione dell’appetito ma specchio dell’evoluzione culinaria di un’intera società, può essere esplorato in varie declinazioni.

Il vociare è forte, gli odori sollecitano i recettori olfattivi, i colori dei banchi sono un tripudio di arcobaleni ma la Pignasecca non è solo questo. Se ben sapete osservare, troverete palazzi con incredibili architetture, murales così grandi da essere paradossalmente invisibili e uno degli ospedali più antichi di Napoli con annessa chiesa rinascimentale. Costante nei secoli, il quartiere conserva anche la sua vocazione di luogo di ingresso ed uscita dalla città, infatti se un tempo esisteva proprio qui una delle porte di Napoli, chiama porta Medina, oggi è possibile da qui accedere ad importanti mezzi di comunicazione, la cumana, la metropolitana, e la funicolare.

E se vi dovesse capitare di incrociare un bel giovanotto dall’aria pensierosa e triste, con abbigliamento anni ’30, potrebbe essere il commissario Ricciardi di rientro dall’ospedale Pellegrini dove il dottor Modo ha appena concluso un’autopsia. Non conoscete questi personaggi nati dalla penna dell’autore napoletano Maurizio de Giovanni e perché potreste incontrarli proprio qui? Ecco non vi resta che seguirmi e vi racconterò anche questo.

E se il mercato avesse una colonna sonora quale sarebbe? Una rumba ovviamente, degli scugnizzi.

E se Napoli fosse una canzone? Quale scegliereste? Decisamente difficile tra le centinaia famosissime nel panorama della musica partenopea. Per quanto riguarda il mercato della Pignasecca invece un suggerimento lo posso dare, e adesso cercatela in rete ed alzate il volume. Scegliete Sergio Bruni o Massimo Ranieri in maestrali interpretazioni della “Rumba degli scugnizzi” composta da Raffaele Viviani nel 1932, e vi sentirete catapultati attraverso le parole e la melodia un po’ frastornante nello spirito perfetto del mercato.

E se il battilocchio vi incuriosisce…venite, venite, rigorosamente a a pancia vuota!

Chesta è ‘a Rumba d”e scugnizze.
Assettateve assettateve!
ca s’abballa a tutte pizze.

[…]

Quanto è bell”o battilocchio!
Pruove gusto e te ce avvizze,

[…]

Accatteteve ‘e piatte!
Sei tuvaglie cinche lire!
N’ata pianta p”o salotto!
Nocelline americane!
Tengo ‘o ggrano p”a pastiera!
Pacchiane’, chi s”o penzava?
tiene chisto campo ‘e fave!
Cicchignacco ‘int”a butteglia!

[…]

Guida turistica di  – Francesca Guadagno

Francesca Guadagno

Napoletana doc, sono storica dell'arte, guida turistica, blogger per passione e soprattutto instancabile esploratrice della mia stessa terra. Offro tour personalizzati, dai siti più noti della Campania a percorsi insoliti, organizzo food tour e altre attività. Preparatevi ad esperienze multisensoriali:…
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