Roma

Asso di Coppe alla Fontana di Trevi

Gianluca Pica ItalyProGuide
di Gianluca Pica

La Fontana di Trevi, senza ombra di dubbio, è una delle icone di Roma, un monumento della Città Eterna conosciuto in tutto il mondo. Non è un caso, dopotutto, se milioni di persone, ogni anno, si accalcano per fare una foto o buttare una monetina nell’acqua cristallina della fontana.

Eppure la Fontana di Trevi a Roma è foriera anche di curiosità, è piena di significati più o meno nascosti e, soprattutto, ha un elemento molto particolare che merita la nostra attenzione.

 

Innanzitutto accenno solo al fatto che la Fontana di Trevi è un monumento recente per una città storica e antica come Roma, in quanto fu realizzata in circa 30 anni nella metà del XIX secolo. Fu papa Clemente XII a organizzare un concorso che avesse come obiettivo quello di realizzare una straordinaria fontana – mostra proprio qui, nel cuore della Città Eterna. Inizialmente Lambert Sigisbert Adam, uno scultore francese, ebbe la meglio e vinse la gara. Poi, però, a lui subentrò l’architetto Nicola Salvi, un’autorità nel suo campo. Il pontefice non poteva dare in mano migliori il progetto di quella che oggi è la Fontana di Trevi, universalmente riconosciuta come elegante, immensa, bellissima. Purtroppo, però, non tutti sono d’accordo con me, oggi come ieri. Provate, per averne una prova, a portarvi sulla destra della Fontana di Trevi, partendo dal suo fronte (in questo modo ve la troverete sulla sinistra). Ecco, più o meno davanti ad una storica farmacia che da secoli  è lì, troverete appoggiata alla balaustra esterna della Fontana di Trevi una sorta di vaso di travertino, dalle proporzioni ragguardevoli. Quello è il soggetto vero di questo articolo, il cosiddetto Asso di Coppe.

asso di coppe fontana di trevi

Va da sé che il curioso toponimo ha origine dalla somiglianza tra questo elemento e l’asso di coppe delle carte da gioco. In realtà, però, il vaso in travertino nasconde una triste verità, a quanto pare: l’insistenza e la lingua lunga di un barbiere! Secondo la tradizione, infatti, il cantiere della Fontana di Trevi si sviluppò davanti alla storica bottega di un barbiere, che da anni svolgeva la sua onesta attività proprio lì.

Forse il cantiere portava a lui dei disagi, forse vide una diminuzione della clientela, o forse semplicemente voleva dire la sua. Fatto sta che, a poco tempo dall’inaugurazione del cantiere per realizzare la Fontana di Trevi, il nostro barbiere cominciò a non perdere mai occasione per denigrare il progetto, per criticare il povero Nicola Salvi, per puntare il dito su questo o quel dettaglio. E pare che tale barbiere usasse lamentarsi con i suoi stessi avventori, soprattutto dall’interno del proprio negozio.

L’architetto, allora, trovò un modo geniale per impedire, almeno a modo suo, al barbiere di continuare con le sue invettive. Posizionò, dove lo vedete voi oggi, questo grande vaso in travertino, il cosiddetto Asso di Coppe. Lo posizionò in modo da bloccare un poco la visuale al barbiere, che non sappiamo se continuò con le sue critiche o meno. Ironia della sorte vuole, però, che il cosiddetto Asso di Coppe siamo molto somigliante ad uno di quei contenitori che, soprattutto in passato, erano utilizzati dai barbiere per appoggiare i loro strumenti da lavoro.

Verità o leggenda che sia questo piccolo elemento ci ricorda come anche i più grandiosi monumenti di Roma abbiano, sempre, un lato nascosto da rivelare…

Guida turistica di  – Gianluca Pica

Gianluca Pica

Eyes of Rome
Mi chiamo Gianluca e sono una guida turistica locale, nonché abilitata, a Roma e provincia. Mi reputo fortunato perché questa professione è la mia passione, e per questo mi piace poter condividere con voi le bellezze di Roma, in tutte le sue…
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