Roma

Le mode cambiano, la Piramide resta

Pierangela de martin
di Pierangela De Martin

Roma conquistò l’Egitto con la battaglia di Azio del 31 a.C. ma ne rimase talmente ammaliata che i simboli di questa antica civiltà sono ancora oggi disseminati nelle strade e nelle piazze, oltre che nei Musei dell’Urbe.

Dall’alto dei colli Roma Repubblicana scrutava l’orizzonte, che dopo ogni conquista si spostava più lontano, al di là del mare. I suoi porti accoglievano merci e persone provenienti da ogni dove e, con esse, in città, circolavano nuove idee, nuove religioni e nuove mode.

Nel II secolo a.C., passeggiando dove adesso c’è Piazza Venezia, così per dire, ci saremmo imbattuti nei sacerdoti egizi, i pastophori. Cleopatra, regina d’Egitto, soggiornò negli Horti di Cesare, nel Trastevere, sfoggiando trucco e acconciatura, subito copiata dalle matrone romane.  In epoca imperiale grandi templi in onore di Iside e Serapide vennero eretti. Uno a caso, tale Domiziano, sfuggì ad un linciaggio proprio grazie ad un travestimentoegizio, molto prima che venisse istituito il Carnevale. Quell’evento gli portò fortuna, visto che, dopo il padre Vespasiano[1] e il fratello Tito, toccò a lui essere incoronato imperatore.

piramide cestia roma

Gli obelischi eretti a Roma, importati con massima cautela direttamente dall’Egitto, erano appannaggio degli Imperatori. Per edificare le piramidi, invece, bastava un sostanzioso conto in banca[2], gli architetti e le maestranze si reperivano a Roma, per i marmi necessari , vigeva l’autarchia. Anche all’epoca ridurre i costi era economicamente contemplato.

Chi pensa che la fermata della metro B, Piramide, sia solo un nome sulla mappa, dovrà ricredersi, perché, diffidate dalle imitazioni, e non faccio nomi, questa è autentica, eretta nel I secolo a.C.

La Piramide di Caio Cestio, unica superstite di una serie. È un grande sepolcro, nessuna finzione, all’interno c’è la camera sepolcrale, tutto regolare.

L’ubicazione, vicina a Porta Ostiense, odierna Porta San Paolo, garantiva ampia pubblicità alla persona defunta, che veniva così ricordata nei secoli dei secoli, operazione riuscita, anche per le sue notevoli dimensioni, una base quadrata di quasi 30 metri di lato per un’altezza di 36 mt. abbondanti.

Non passa inosservata.

Il marmo lunense, ovvero di Carrara, di cui è rivestita, fu apprezzato secoli dopo da chi di marmo si intendeva, Michelangelo in persona.

piramide cestia roma

All’epoca della sua progettazione non era previsto il traffico veicolare che l’ha ingrigita nell’ultimo secolo. Dal 2014, dopo una operazione di ripulitura e stuccatura delle superfici esterne[3], grazie al corposo finanziamento di due milioni di euro sborsato da un imprenditore, la Piramide Cestia emerge nel suo bianco candore. Un vero mecenate il giapponese Yuzo Yagi,  un Signore[4] che veste di bianco e, guarda caso, si occupa di moda. Coincidenze?

Siete curiosi di conoscere come fu che Caio Cestio riuscì ad avere la sua Piramide?

E allora iniziamo! Vi anticipo che per gli itinerari egizi non ci basterà un giorno solo. Ulteriore motivo per tornare nella Città Eterna. Prenotatevi.

 

 

 

 

 

 

[1] Dinastia dei Flavi

[2] Pagavi un interesse per tenerci i sesterzi, all’epoca però il capitale era sempre garantito

[3] Sotto la supervisione e il coordinamento della Soprintendenza Archeologica di Roma

[4] Con la S maiuscola, ha donato senza chiedere nulla in cambio

Guida turistica di  – Pierangela De Martin

Pierangela De Martin

Ciao, mi chiamo Pierangela, ma i miei amici e famigliari mi chiamano Pieri. Sono una Guida Abilitata e il mio lavoro mi consente di venire a contatto con persone che provengono da tutte le parti del mondo, con cui ho…
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